Le opere di Gaele Covelli in Calabria fra enti pubblici e privati: una mostra virtuale itinerante
L’idea di una mostra che avvicinasse virtualmente opere fisicamente distanti nasce nel 2021, in piena emergenza Covid, in un momento in cui credersi raggiungibili aveva assunto un valore fortemente significativo. Nell’ambito di alcune azioni di rivalutazione del pittore Gaele Covelli, generatesi all’interno di un progetto culturale più ampio, si affermarono la curiosità e il desiderio di riscoprire le collezioni dell’artista presenti sul territorio regionale, appartenenti sia ad istituzioni pubbliche che private. La dilazione nei tempi di realizzazione della mostra, che trova finalmente compiutezza, non toglie tuttavia valore all’intenzione che soggiaceva all’impulso iniziale.
Quella che si propone è, pertanto, una passeggiata virtuale alla scoperta di creazioni artistiche importanti, dislocate in diverse località della Calabria. Seppure formatosi in un ambiente extra regionale, a contatto con i più grandi maestri della pittura nazionale e internazionale, l’artista mantenne tuttavia forte il legame identitario con la sua regione di appartenenza. Prova ne è che aderì attivamente alla vita culturale calabrese e tenne sempre in grande considerazione la sua partecipazione alle esposizioni artistiche regionali, manifestando in numerose occasioni la volontà che i suoi dipinti venissero acquistati ed esposti nei luoghi di origine. Il tour diventa allora anche un tour della Calabria, alla scoperta dei luoghi che conservano i dipinti di Gaele Covelli, per godere della maestria tecnica e della delicatezza compositiva che li caratterizza, confermandogli un valore che va al di là dei “tempi stilistici”, un talento artistico che rimane vero e intatto nella sua intrinseca coerenza formale, nonostante l’imporsi delle nuove avanguardie e l’evolversi del gusto che è proprio del trascorrere dei secoli.
Ci guida, in questo percorso, il lavoro della Dott.ssa Laura Mileto, curatrice dell’esposizione e attenta studiosa e conoscitrice di Gaele Covelli, cui ha dedicato il suo percorso accademico. Un viaggio virtuale quindi che, finita l’emergenza pandemica, può dare ora spazio anche ad un viaggio reale tra le collezioni della nostra regione.
Una mostra immersiva molto coinvolgente che ci consente di conoscere e riscoprire in modo innovativo le opere di questo grande artista crotonese, la cui pittura si espresse nel nudo, nei paesaggi, nel ritratto e nelle opere di ispirazione sociale.
Assessore alla Cultura – Avv. Nicola Corigliano
Responsabile Ufficio 2.3.2 – Dott.ssa Valeria Cassano
“Le opere di Gaele Covelli in Calabria fra enti pubblici e privati: una mostra virtuale itinerante”
A cura di Laura Mileto
L’esposizione virtuale, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Crotone – pone l’attenzione sulle opere del pittore crotonese Gaele Covelli (1872 – 1932), appartenenti alla collezione comunale attualmente esposte alla Casa della Cultura e sui dipinti noti presenti nelle collezioni degli enti pubblici e privati calabresi o esposti presso di essi. Per esempio, come nel caso di Giovane donna di profilo (1920 circa), di proprietà privata in comodato d’uso al MAON – Museo d’Arte dell’Otto e Novecento di Rende (CS); Ritratto di signorina inglese (1901), in sottoconsegna dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma al MARCA – Museo delle Arti di Catanzaro ‒ dove sono inoltre conservate le opere Verso l’ignoto (1906), Donna in costume (1906) e, nei depositi, un ritratto del suocero Leopoldo Tacchi (1922) ‒ e, infine, come nel caso dell’opera Profilo di frate certosino (1917), anch’esso in sottoconsegna dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma alla Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, che conserva anche un Autoritratto (1931). Oltre al MARCA, al MAON e alla Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, il progetto ha coinvolto il Comune di Palmi, nel cui Palazzo Municipale sono conservate le opere Veduta del Golfo di Palmi (1924 circa), Veduta di Palmi da Villa Mazzini (1924) e, presso la Casa della Cultura “Leonida Repaci”, una replica a stampa (1900) del bozzetto del dipinto Idillio fugace (1899-1901, Bologna, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna); la Galleria Nazionale di Cosenza, con la tela La prova dell’abito da sposa (1902); la filiale di Crotone della Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, con Dichiarazione (1929) e, infine, un ente ecclesiastico, l’Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina, che possiede l’opera Conversione di San Dionigi (1902 circa) conservata presso il Palazzo Arcivescovile di Crotone.
Le opere esposte negli spazi virtuali del sito web della biblioteca comunale “Armando Lucifero”, sono articolate in cinque sezioni che illustrano diverse fasi e aspetti della carriera artistica di Covelli: la vita; la formazione; l’esordio artistico e le tematiche sociali; la sua attività di ritrattista tra la Toscana e l’Inghilterra e, in conclusione, il suo legame con la Calabria. Una sezione a parte è dedicata all’inedito registro delle firme ‒ conservato presso l’Archivio Storico del Comune di Crotone ‒ appartenuto al pittore, particolarmente significativo per comprendere la sua rete di conoscenze. Il quaderno conserva moltissime firme, alcune delle quali attribuibili a importanti personalità dell’epoca, come per esempio Pietro Mascagni e Vittorio Alinari.
Il percorso espositivo si apre con l’Autoritratto del 1906 e si chiude con quello del 1931, testimoniando visivamente sia l’evoluzione dell’immagine dell’artista sia due cifre stilistiche risalenti a periodi differenti. Nel primo dipinto, dall’intensa carica emotiva, Covelli si ritrae nelle tipiche vesti di pittore, accanto al cavalletto con gli strumenti del mestiere; nel secondo caratterizzato da un linguaggio pittorico più maturo e luminoso, l’artista appare invece in tarda età.
I dipinti esposti sono inoltre posti in dialogo con alcune riproduzioni fotografiche conservate presso il Fondo Covelli dell’Archivio Storico Comunale di Crotone. I contenuti digitali della mostra ‒ oltre che avere quale obiettivo quello di valorizzare le opere del pittore presenti presso le istituzioni pubbliche e private calabresi ‒ infatti, vogliono essere strumenti utili agli utenti per lo studio e una prima comprensione della figura dell’artista crotonese, personalità di rilievo della cultura figurativa tra fine Ottocento e primo Novecento. La mostra sarà fruibile in due diverse modalità: la prima attraverso un tour virtuale ‒ reso possibile dalla viewing room ‒, in cui le opere sono esposte come nelle sale di un museo reale, con pannelli introduttivi per ciascuna sezione; la seconda è tramite un’interfaccia attraverso la quale gli utenti potranno selezionare la sezione di interesse, dove sono riportati integralmente i testi dei pannelli con le immagini dei dipinti e delle riproduzioni fotografiche.
Il progetto è il risultato di una lunga ricerca allo stato attuale ancora in corso e in costante aggiornamento, debitrice degli importanti studi dedicati in precedenza al pittore da parte delle storiche e degli storici dell’arte, indicati nella bibliografia (visibile nella quinta sezione della mostra).
L’esposizione virtuale potrebbe costituire il primo passo di un progetto più ampio del Comune di Crotone, che mira a ripristinare l’interesse sul pittore, sulla scorta di quanto avviato nel 2018 prima dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e in seguito, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Crotone.
L’accademia catanzarese ha promosso infatti, nell’ambito del progetto Ceilings, curato da Simona Caramia, il focus espositivo Gaele Covelli: davanti al quadro (Catanzaro, MARCA, 6 giugno 2018-30 maggio 2019), a cura di Maria Saveria Ruga, in occasione del quale sono state esposte al MARCA e, per la prima volta, le due tele a sfondo sociale Idillio fugace, Verso l’ignoto e il Ritratto di signorina inglese.
Nel dicembre dello stesso anno, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Crotone ha promosso invece la mostra temporanea Gaele Covelli. La Collezione del Comune di Crotone (Crotone, Casa della Cultura, 20 dicembre 2018 – 18 gennaio 2019), a cura di Melissa Acquesta che, attraverso l’esame delle fonti del Fondo Covelli, ha restituito fra le pagine del catalogo l’importante documentazione relativa alle tele del pittore che l’Amministrazione crotonese ha acquistato nel corso del secolo scorso. Per quanto concerne, infatti, questo nucleo di opere, in questa sede non ho ricostruito le vicende riguardanti le loro acquisizioni, rimandando, pertanto, al catalogo del 2018 e all’importantissimo saggio del 1988 Gaele Covelli pittore 1872 – 1932 a cura di Vittoria Cardamone e Marina Uttieri, con il progetto grafico di Tommaso Tedesco. Quest’ultimo volume costituisce ‒ oltre alla monografia di Frangipane (1933) ‒ il testo più completo sulla produzione del pittore crotonese. Alla luce dei risultati emersi dagli studi degli ultimi anni, sarebbe necessario ricostruire e approfondire criticamente con un catalogo ragionato le relazioni di Covelli col contesto espositivo e storico-artistico nazionale e internazionale.
In conclusione, il focus del MARCA e la mostra crotonese sono stati importanti occasioni di studio e di confronto sulla figura di Gaele Covelli, contribuendo a dare forma all’idea di riunire virtualmente le opere note presenti nelle collezioni delle istituzioni pubbliche e private calabresi.
Ringrazio: il sindaco di Crotone Vincenzo Voce; l’Assessore alla Cultura del Comune di Crotone Nicola Corigliano; il MARCA di Catanzaro; la Galleria Nazionale di Cosenza; il MAON di Rende; la Pinacoteca Civica di Reggio Calabria; il Comune di Palmi; il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio; Wladimiro Maisano; l’Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina; la filiale della Banca Popolare dell’Emilia-Romagna di Crotone.
Desidero inoltre ringraziare: Valeria Cassano; Maria Saveria Ruga; Rachele Via; Vittoria Cardamone; Roberto Principe; Antonio Falbo; Debora Ruffolo; Mario De Pasquale e Vittoria Russo, discendenti di Alfonso Frangipane; Letizia e Uberto Orlando; Pietro Criaco; Elisa Cagnazzo e Fabio Cappellieri.
Sono grata per il prezioso confronto a: Gianni Schiavon; Roberta Laganà; Antonella Aricò; Sara Taverna; Antonio Zappone; Marina Porri; Wanda Musetti; Valerio Deidda; Giulia Campanella.
Infine, ringrazio per le fotografie realizzate: Salvatore Colloridi; Diego Mazzei; Antonio Salerno e Leonardo Scarriglia.
Opere di Gaele Covelli conservate presso gli enti pubblici calabresi:
Crotone – Casa della Cultura
Autoritratto, 1906, olio su tela, cm 125 x 85, Crotone, Casa della Cultura;
Ritratto dello zio Domenico, 1898, olio su tela, cm 70 x 47, Crotone, Casa della Cultura;
Ritratto del fratello Roberto, 1890-1900, olio su tela, cm 61 x 46, Crotone, Casa della Cultura;
Ritratto di Leonardo Covelli, 1902, olio su tela, cm 140 x 110, Crotone, Casa della Cultura
Gioie materne, 1909, olio su tela, cm 127 x 113, Crotone, Casa della Cultura;
Ritratto di Ida Tacchi, 1910, olio su tela, cm 125 x 85, Crotone, Casa della Cultura;
Ritratto di Leopoldo Tacchi, 1917, olio su tela, cm 100 x 70, Crotone, Casa della Cultura;
Crocerossine, 1917, olio su tela, cm 47 x 31, Crotone, Casa della Cultura;
Ritratto di nobildonna, 1908, pastello su cartone, cm 50 x 32, Casa della Cultura, Crotone.
Catanzaro – MARCA – Museo delle Arti Catanzaro
Verso l’ignoto, 1906, olio su tela, cm 200 x 360, Catanzaro, MARCA;
Donna in costume, 1906, pastello su carta, Catanzaro, MARCA;
Ritratto di signorina inglese, 1901, Catanzaro, MARCA, in sottoconsegna da Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea;
Cosenza – Galleria Nazionale
La prova dell’abito da sposa, 1902, olio su tela, 132 x 165, Cosenza, Galleria Nazionale;
Reggio Calabria – Pinacoteca Civica
Profilo di frate certosino, 1917, olio su tela, cm 60 x 46, Reggio Calabria, Pinacoteca Civica, in sottoconsegna da Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea;
Autoritratto, 1931, olio su tela, cm 79 x 60, Reggio Calabria, Pinacoteca Civica.
Palmi (RC) – Comune di Palmi
Riproduzione del bozzetto di Idillio fugace, 1900, stampa su cartoncino, mm 140 x 230, Palmi (RC), Casa della Cultura “Leonida Repaci”;
Veduta di Palmi da Villa Mazzini, 1924, olio su tela, cm 71 x 99, Palmi (RC), Palazzo Municipale;
Veduta del Golfo di Palmi, 1924 circa, olio su tela, cm 61 x 91, Palmi (RC), Palazzo Municipale.
Enti Privati:
Crotone – Banca Popolare dell’Emilia-Romagna
Dichiarazione, 1929, olio su tela, cm 90 x 115, Crotone, Banca Popolare dell’Emilia-Romagna.
Rende (CS), MAON – Museo d’Arte dell’Otto e Novecento
Giovane donna di profilo, 1920 circa, pastello su cartone, cm 52,5 x 35,4, Rende (CS), MAON, in comodato d’uso da Catanzaro, collezione privata.
Ente Ecclesiastico:
Crotone, Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina.
Conversione di San Dionigi, 1902 circa, olio su tela, cm 219 x 139, Crotone, Palazzo Arcivescovile.
Mostra a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Crotone, Settore 2 – Servizi alla Persona, attività produttive e valorizzazione del territorio
Dirigente Settore – Avv. Francesco Marano
Direzione e Coordinamento organizzativo
Funzionario di E.Q. Servizio 2.3 – Pubblica Istruzione, turismo, cultura, spettacolo e sport – Dott.ssa Carmelita Messinetti
Funzionario Ufficio 2.3.2 Archivio storico e biblioteca – Dott.ssa Valeria Cassano
Referente organizzazione e logistica: Sig. Antonio Siclari