Sezione V - Gaele Covelli e il legame con la Calabria
Il rapporto di Gaele Covelli con la sua terra natia fu sempre molto controverso: era profondamente legato ai luoghi dell’infanzia, alla sua famiglia e ai cari amici, ma allo stesso tempo nutriva un sentimento di insofferenza causato della generale indifferenza delle istituzioni e delle autorità pubbliche calabresi verso l’arte e gli artisti. Il pittore fu particolarmente deluso dagli episodi che riguardarono la destinazione dei dipinti Profilo di frate certosino (1917) ‒ che nel 1923 egli credeva essere già giunto a Catanzaro, in seguito all’acquisto da parte dello Stato alla I Mostra d’Arte Calabrese (1920) (AGNAM, pos. 3-8 Acquisti definiti, b. 7, f. 357 “Covelli – Profilo frate certosino”) ‒ e Ritratto di signorina inglese, per il quale egli auspicava una collocazione più prestigiosa di Palazzo De Nobili, come la Galleria Nazionale di Roma o Firenze (cfr. Ruga 2018; Passarelli 2013, pp. 26 – 27).
I ritorni dell’artista nella sua regione d’origine erano frequenti, specialmente in occasione delle sue prime esposizioni tra Catanzaro e Crotone o, in seguito, per la sua partecipazione alle Biennali d’Arte a Reggio Calabria. La prima importante commissione che il pittore ricevette in Calabria durante i suoi rientri fu nel 1902, ovvero l’esecuzione di due grandi tele aventi come soggetto alcune scene della vita di San Dionigi l’Areopagita per l’omonima cappella della cattedrale di Crotone. Si può ipotizzare ‒ come suggerito da Antonello Nave (2014, pp. 119 – 127) ‒ che l’incarico fu affidato a Covelli durante la sua permanenza in città, in occasione della sua personale a Palazzo Giunti, organizzata nello stesso anno dal marchese Filippo Eugenio Albani (1868 – 1935), suo mecenate. Il primo dipinto ‒ in cui è evidente l’impianto ancora accademico della composizione ‒ illustra la conversione del santo, il secondo la predicazione ai crotoniati.
La tela raffigurante la conversione ‒ sul cui sfondo è possibile cogliere l’Apollo del Belvedere ‒ritrae sulla sinistra, in primo piano, San Paolo e sulla destra Damaris, dietro la quale è visibile la figura di San Dionigi, colto con le braccia distese, appena convertito al credo cristiano grazie all’apostolo di Tarso. La scena sacra ‒ tratta dagli Atti degli Apostoli, al capitolo diciassette ‒ costituisce uno dei pochi soggetti a tema religioso nella produzione artistica del pittore, insieme alle opere San Paolo che fa le sue difese ad Erode Agrippa (1900), Profilo di frate certosino e Per la fede (1900).
Tuttavia, anche la commissione di queste due opere procurò successivamente un certo sconforto all’artista il quale nel 1932 lamentava in una lettera all’amico Alfonso Frangipane di non aver ancora ricevuto il pagamento dei dipinti (Gaele Covelli pittore 1988, p. 36). Essi ‒ come osservato da Margherita Corrado (2015, pp. 5, 13) ‒ furono collocati nella cappella della chiesa prima del secondo conflitto mondiale e sostituiti nel dopoguerra dai dipinti di Attilio Cortese. Non sono note le ragioni di tale operazione e allo stato attuale delle ricerche, delle due tele del pittore crotonese, soltanto quella raffigurante la conversione è pervenuta, essa è infatti conservata presso il Palazzo Arcivescovile di Crotone, mentre l’ubicazione dell’altra è ignota.
Il legame di Covelli con la Calabria, tuttavia, persistette sostanzialmente attraverso i rapporti con la sua famiglia e, in particolare, l’amicizia e la collaborazione con Alfonso Frangipane per la promozione e la partecipazione alle Mostre Calabresi d’Arte Moderna di Reggio Calabria (cfr. Sorrenti 2009). Queste ultime costituirono sovente motivo di ritorno per l’artista, che eseguì, negli anni, diversi dipinti ispirati ai luoghi e al folclore della sua regione, come ad esempio La pacchiana di Tiriolo (1902) (riprodotta in Gaele Covelli pittore 1988, p. 151) o Donna in costume (1906), nel quale egli ritrae una figura femminile i cui capelli sono raccolti secondo una tipica acconciatura popolare.
Per quanto concerne il paesaggio calabrese, esso è protagonista nelle due tele Veduta di Palmi da Villa Mazzini (1924) e Veduta del Golfo di Palmi (1924 circa), raffiguranti una veduta di Palmi e la sua marina. Esse non solo testimoniano il passaggio dell’artista nella città della provincia reggina, ma rappresentano anche le poche prove di pittura di paesaggio nella sua produzione. Non è dato sapere con esattezza come le due opere siano entrate a fare parte delle collezioni comunali di Palmi. Tuttavia, si può supporre che la missiva inviata il 13 gennaio 1927 dal Commissario Prefettizio del Comune di Palmi a Covelli (ASCKR, Fondo Gaele Covelli, b. 26, inv. 1006) ‒ per la conclusione di alcuni quadri già pagati ‒ riguardi proprio questi due dipinti, che forse furono acquistati dall’Amministrazione comunale direttamente dal pittore, in occasione della sua presenza alla III (1924) o alla IV (1926) biennale reggina.
Nel 1928 egli tornò in Calabria per l’Esposizione Silana a San Giovanni in Fiore (CS), dove presentò l’opera Bimba diligente (La mostra inaugurata da Michele Bianchi 1928). L’anno successivo, l’artista realizzò l’intima tela Dichiarazione (1929) ‒ dal rinnovato e più moderno linguaggio novecentista ‒ oggi, nelle collezioni della Banca Popolare dell’Emilia-Romagna di Crotone. L’opera sembra rimandare, nello stile e nell’indagine emotiva dei due effigiati, al dipinto Gelosia di sorelle (1926) esposto alla rassegna reggina del 1926 (L’Arte alla IV Biennale calabrese 1926).
Nel 1931 il pittore prese parte alla Sesta Mostra Calabrese d’Arte e dell’Artigianato, a Reggio Calabria, con i dipinti Bambina con bambola, Uno strappo improvviso, Studio e un Autoritratto (1931) (Catalogo 1931, pp. 42 – 43) dalla forte carica introspettiva che fu acquistato dal Ministero della Pubblica Istruzione (Gaele Covelli pittore 1988, p. 55).
Gaele Covelli si spense nel 1932, morendo con l’amarezza di non aver ricevuto la giusta consacrazione in Calabria e senza aver ottenuto gli incarichi che riteneva meritare, come confessato nelle lettere all’amico Frangipane (Mileto 2018-2019, pp. 51, 72). Nonostante ciò, l’artista fu sempre sensibile alle condizioni sociali e alle vicende culturali calabresi.
Bibliografia
M. Acquesta (a cura di), Gaele Covelli. La collezione del Comune di Crotone, catalogo della mostra (Crotone, Casa della Cultura, 20 dicembre 2018 – 19 gennaio 2019), Publieba, Cosenza 2019.
V. Cardamone e M. Uttieri (a cura di), Gaele Covelli pittore 1872 – 1932, Frama Sud, Chiaravalle Centrale 1988.
Catalogo Premio Ussi Esposizione delle opere del II Concorso Quinquennale, Firenze 1914, p. 34
Catalogo VI Mostra Calabrese d’Arte e dell’Artigianato – settembre ottobre 1931 XI, La Sicilia, Messina 1931, pp. 42 – 43.
M. Corrado, Guida breve alla Cattedrale di Crotone, s. l. s. n., 2015, pp. 5, 13.
Covelli lavora, in “La Giovine Calabria”, IX, n. 42-43, 16 agosto 1911, p. 4.
Exposition International Universalle de Paris 1900, Catalogue general official, Parigi 1900, p. 453, n. 28.
A. Frangipane, Gaele Covelli, in “Brutium”, XI, n. 3, 5 marzo 1932, pp. 1-2.
A. Frangipane, Gaele Covelli, (1872-1932), Grafiche “La Sicilia”, Messina, 1933.
Gaele Covelli, in “Corriere Calabrese”, I., n. IV, 3 agosto 1913, p. 3.
Gaele Covelli, in “Brutium”, XI, n. 3, 5 marzo 1932, pp. 1-2.
E. Galli, A proposito di G. Covelli, in “Brutium”, IX, n. 10, 31 ottobre 1930, p. 3.
Gaele Covelli pittore 1872 – 1932, a cura di V. Cardamone e M. Uttieri, Frama Sud, Chiaravalle Centrale 1988.
E. Giannelli, Artisti napoletani viventi. Pittori, scultori ed architetti, Tipografia Melfi & Joele, Napoli 1916.
L’Arte alla IV Biennale calabrese, in “Brutium”, V, n. 11, 10 ottobre 1926, p. 2.
La mostra inaugurata da Michele Bianchi, da Vincenzo Buronzo e dal popolo Artigiano di Calabria, in “Brutium”, VII, n. 8, 10 agosto 1928, pp. 3-4.
L. Leoni, Appunti per l’Ottocento calabrese, in Toscana dai Macchiaioli al Novecento Appunti per l’Ottocento calabrese, catalogo della mostra (Rende, MAON – Museo d’Arte dell’Otto e Novecento, 23 giugno – 23 dicembre 2023) a cura di E. Barletti, MAON, Rende 2023, pp. 124-153.
E. Le Pera, Arte di Calabria tra Otto e Novecento Dizionario degli artisti calabresi nati nell’Ottocento, Rubbettino, Soveria Mannelli 2001, pp. 63-66.
L. Mileto, Il percorso artistico di Gaele Covelli (Crotone, 1872 – Firenze, 1932) tra esposizioni nazionali e internazionali, tesi di laurea magistrale in Storia e Critica delle Arti e dello Spettacolo, relatrice professoressa C. Casero, correlatrice professoressa M. S. Ruga, Università di Parma, a. a. 2018/2019.
L. Mileto, Il tema dell’emigrazione e la carica sociale nei dipinti di Gaele Covelli, in Arte e politica. Opere e immagini del Risorgimento e dell’Italia unita, atti delle giornate internazionali di studio (Catanzaro, MARCA – Museo delle Arti, 3 – 4 giugno 2021), a cura di L. Passarelli e M. S. Ruga, Rubbettino, Soveria Mannelli 2022, pp. 181 – 191.
A. Nave, I San Dionigi di Gaele Covelli, in Il Santo dei forestieri: a proposito di San Dionigi Aeropagita protovescovo di Crotone, a cura di M. Corrado, Città del Sole, Reggio Calabria 2014, pp. 119 – 127.
L. Passarelli, La partecipazione della Calabria alla Prima mostra Internazionale delle arti decorative di Monza del 1923 e alcune note sulla presenza di Domenico Colao, in Ottocento. Arte in Calabria nelle collezioni private, catalogo della mostra (Rende, MAON – Museo d’Arte dell’Otto e Novecento, 26 ottobre – 31dicembre 2013) a cura di T. Sicoli, KSS, Cosenza 2013, pp. 26-27.
M. A. Pisano, Achille Fazzari (1839-1910), collezionista di opere antiche e moderne. Ricerche intorno alla raccolta di Ferdinandea, in M.S. Ruga (a cura di), Archivi fotografici, storia dell’arte e tutela. Per Emilia Zinzi, atti delle giornate internazionali di studio (Catanzaro-Roccelletta di Borgia, 25-26 marzo 2019), in “Rivista Storica Calabrese”, supplemento speciale, XL, 2019, pp. 231-244.
M. T. Sorrenti, Alfonso Frangipane e le Mostre Calabresi d’Arte Moderna degli anni ‘20 in Alfonso Frangipane e la cultura artistica del ‘900 in Calabria, atti del convegno (Reggio Calabria, Biblioteca Comunale, 26 settembre 2009) a cura di G. De Marco e M. T. Sorrenti, s. l. s. n., 2009, pp. 158 – 183.
M. S. Ruga, Ripensare i musei: pratiche a confronto. Tre casi di studio e un focus espositivo, in Ceilings, a cura di S. Caramia, NFC Edizioni, Rimini 2018, pp. 87-91.
M. S. Ruga, La fucina di Andrea Cefaly (1827 – 1907) Un crocevia di artisti tra Napoli, Firenze e Parigi, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2023.
Una lettera di Gaele Covelli, in “Brutium”, XII, n. 9-10, 10 novembre 1933, p. 4.
I. Valente, Centro e periferia: itinerari italiani di alcuni artisti calabresi tra Ottocento e Novecento, in L’animo e lo sguardo. Pittori calabresi dell’Ottocento di Scuola napoletana, catalogo della mostra (Rende, CS, Museo Civico, 16 dicembre 1997 – 15 febbraio 1998) a cura di T. Sicoli e I. Valente, editoriale Progetto 2000, Cosenza, 1997, pp. 17-34.
U. Zanetti, Ottant’anni fa. La prima Galleria d’Arte Moderna del Comune di Bologna, in Villa delle Rose 1916-1936. Dalla donazione Armandi Avogli alla prima Galleria d’Arte Moderna di Bologna, catalogo della mostra (Bologna, Villa delle Rose, 24 settembre-31 ottobre 2016) a cura di U. Zanetti e B. Secci, Litografia SAB, Bologna 2016, pp. 125-154: 134, 151 nota 36, 158-159 tav. 2, 213.
Fonti archivistiche
AGNAM, Archivio Storico della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
APAF, Archivio Privato Alfonso Frangipane, Reggio Calabria
ASCKR, Archivio Storico Comunale, Crotone
Arch. St. Civ. KR, Archivio Stato Civile Comune di Crotone
DRM-CAL, Direzione Musei Calabria – sede Galleria Nazionale, Cosenza
AGNAM, pos. 3-8 Acquisti definiti, Busta 7 fascicolo 357 “Covelli – Profilo frate certosino”.
APAF, Fascicolo Gaele Covelli, lettera del 1° luglio 1915 di Gaele Covelli ad Alfonso Frangipane.
ASCKR, Fondo Gaele Covelli, b. 26, inv. 1006, lettera del 13 gennaio 1927 inviata dal Commissario Prefettizio del Comune di Palmi a Covelli.
Arch. St. Civ. KR, Registro delle nascite 1872, atto n. 100
DRM-CAL, fascicolo Acquisizioni n. 31, cartella Dipinto su tela raff. “La prova dell’abito” di Covelli Gian Emanuele detto Gaele (1872 – 1932).
Referenze fotografiche
Salvatore Colloridi; Diego Mazzei; Antonio Salerno; Leonardo Scarriglia; Crotone, Comune di Crotone; Crotone, Archivio Storico Comunale; Catanzaro, MARCA – Museo delle Arti Catanzaro; Cosenza, Galleria Nazionale di Cosenza; Reggio Calabria, Pinacoteca Civica; Palmi (RC), Comune di Palmi; Crotone, Banca Popolare dell’Emilia-Romagna; Rende (CS), MAON – Museo d’Arte dell’Otto e Novecento; Crotone, Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina.